La manutenzione del motore prima dell'invernaggio
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La manutenzione del motore prima dell'invernaggio

Come sempre, quando si parla di manutenzione della barca, si arriva prima o dopo a parlare di quello che è, senza ombra di dubbio, il momento clou: parliamo, ovviamente, del rimessaggio invernale, momento in cui si concentrano tutti i maggiori interventi per il benessere della barca. Dallo scafo al teak, dalle vele agli impianti idraulici ed elettrici, il momento in cui la barca viene messa in letargo invernale è certamente quello ideale per la manutenzione straordinaria. Questo vale, ovviamente, anche per la manutenzione del fuoribordo, sia per i motori piccoli che vengono smontati e caricati nel baule dell’automobile, sia per quelli più grandi, che se ne restano attaccati alla barca e condividono con questa l’inverno.

Ma quali interventi particolari è necessario apportare al momento del rimessaggio invernale? In cosa consiste, insomma, la manutenzione straordinaria del motore marino fuoribordo?
Vediamo un passaggio dopo l’altro, da effettuarsi utilizzando un cavalletto dotato di apposito supporto motore fuoribordo.

Il risciacquo esterno del fuoribordo

Per prima cosa, va ‘lavato’ il motore: ci servirà dunque una presa di acqua dolce per andare a risciacquare l’esterno del fuoribordo, rimuovendo così non solo i depositi salini e le incrostazioni, ma anche ovviamente le alghe che si sono avvinghiate attorno al piede poppiero. Come sempre quando si parla di barche, il momento della pulizia va anche sfruttato per monitorare le condizioni del motore, individuando eventuali allentamenti, segni o rotture (è questo per esempio il momento opportuno per verificare la presenza di danni provocati dalle correnti galvaniche).

Il lavaggio del sistema di raffreddamento del fuoribordo

Questo è un intervento che rientra nella manutenzione ordinaria del fuoribordo, e in quanto tale l’abbiamo già descritta del passaggio precedente. Chi non effettua questa operazione prima del rimessaggio invernale, di fatto, rischia seriamente di ritrovarsi tra le mani – all’inizio delle nuova stagione – un fuoribordo inservibile, vittima di incrostazioni e di corrosioni, tanto da renderne impossibile perfino l’avviamento. Molto meglio, dunque, far girare in acqua dolce il motore per almeno una ventina di minuti, utilizzando eventualmente le apposite cuffie per lavaggio fuoribordo: alla fine del trattamento, il motore dovrà risultare del tutto pulito da impurità, come sale e sabbia.

L’ingrassaggio del motore fuoribordo

Altro passaggio fondamentale della manutenzione del motore marino, da fare mentre questo è saldamente agganciato a un comodo supporto per motore fuoribordo, è l’ingrassaggio. Questa operazione non deve mai essere trascurata. Ma quali sono gli elementi che devono essere ingrassati? Semplice: tutte le parti che devono muoversi devono essere trattate con del apposito grasso marino: parliamo dunque degli snodi, del mozzo dell’elica, dei pistoni del trim, della timoneria, e anche dei connettori.

La verifica degli anodi del motore

Mai aspettare troppo per la sostituzione degli anodi del nostro motore fuoribordo: arrivare al termine del materiale sacrificale, concepito dunque per essere sacrificato, significa infatti rischiare di intaccare le parti in alluminio del motore, le quali finirebbero per forza di cose sotto l’attacco delle correnti. La corrosione deve assolutamente essere presente su un anodo, ma deve essere controllata per arrivare, al momento giusto, alla sostituzione degli anodi più vecchi.

La sostituzione dell’olio e dei filtri

Il momento del rimessaggio invernale è quello, in genere, in cui si pianifica anche la sostituzione dell’olio piede, la quale in ogni caso va fatta seguendo le indicazioni del produttore (il quale indica solitamente un monte di ore piuttosto preciso entro il quale sostituire il lubrificante). Questa va effettuata con il motore perfettamente verticale, agganciato dunque a un supporto per motore fuoribordo, così da permettere lo svuotamento completo dell’olio esausto.

Cambiare l’olio motore di un fuoribordo non è difficile, è sufficiente effettuare tutti i passaggi necessari. Per prima cosa è necessario estrarre l’astina per il controllo del livello, così da permettere un afflusso d’aria dall’alto e garantire un deflusso del lubrificante. Dopo una decina di minuti, in questo modo, il serbatoio dell’olio motore sarà completamente vuoto. A questo punto sarà possibile sostituire il filtro dell’olio e poi procedere con il riempimento del serbatoio, controllando con l’astina il momento in cui si raggiungerà il livello massimo.

La verifica della girante del motore fuoribordo

In realtà questo intervento di manutenzione del fuoribordo non dovrebbe essere effettuato prima del rimessaggio invernale, quanto invece alla fine, prima di rimettere il motore marino in funzione. Questo perché, se sostituita prima del letargo, la nuova girante potrebbe finire per deteriorarsi o per aderire alla pompa, proprio a causa del lungo riposo. Individuare una girante da sostituire non è difficile: il consumo delle sue pale è infatti ben visibile, e non è tutto qui: è normale trovare la girante deformata, ma è anche vero che, una volta smontata, dovrebbe riprendere immediatamente al sua forma originale. Una girante troppo vecchia, invece, non riesce più a riacquistare la compostezza delle pale, compromettendo così il funzionamento. Molte persone, per evitare grane, sostituiscono automaticamente la girante ogni anno, alla fine del rimessaggio invernale.

Il carburatore del motore fuoribordo

Qui, effettivamente, si va sul difficile: questo passaggio, per chi non ha una certa dimestichezza con i motori, potrebbe essere affidato a un professionista, magari in occasione di un check-up completo del motore fuoribordo. Chi invece ha una certa esperienza in questo campo può occuparsi anche del carburatore, il quale, se necessario, deve essere smontato e pulito. Per fare questo è obbligatorio staccare l’alimentazione e smontare la pompa di accelerazione, il galleggiante, il leveraggio e via dicendo, per poi darsi alla pulizia degli eventuali depositi, i quali potrebbero compromettere la la tenuta del minimo.

Infine è necessario sollevare il motore dall’acqua, di modo che il particolare ambiente marino non intacchi il fuoribordo, ed è assolutamente obbligatorio coprire il motore con un apposito telo di copertura per fuoribordo. Questo, del resto, è un consiglio valido sempre e comunque: qualsiasi motore fuoribordo, sia d’estate che d’inverno, andrebbe coperto con un apposito telo di copri motore fuoribordo. Questi teli permettono di proteggere il fuoribordo da pioggia e da raggi ultravioletti, ma anche dalla polvere, dagli animali e da occhi indiscreti.
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